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Intelligenza artificiale nel mondo del lavoro: i fabbisogni sulla privacy emersi dalla consultazione sulle linee guida del Ministero

Intelligenza artificiale nel mondo del lavoro: i fabbisogni sulla privacy emersi dalla consultazione sulle linee guida del Ministero

da Federprivacy

Flash News Giovedì, 26 Giugno 2025 08:27
Conclusa il 21 maggio scorso la prima consultazione pubblica sulle Linee guida per l’ implementazione dell’ Intelligenza artificiale nel mondo del lavoro, il Ministero ha pubblicato un rapporto che mira ad orientare imprese, lavoratori e tutti gli stakeholder nella transizione digitale con un approccio che coniuga innovazione, benessere, sicurezza e tutela dei diritti nel mondo del lavoro, dal quale emerge una prima analisi dei contributi ricevuti tramite i questionari.

 

Le considerazioni dei partecipanti rispetto agli aspetti normativi e giuridici della Linee guida hanno evidenziato varie criticità, tra cui:

– In relazione alla responsabilità legale e alla governance la necessità di definire chiaramente chi è responsabile in caso di errori o danni causati da sistemi di IA. In caso di bias, opacità o malfunzionamenti, è stato suggerito di prevedere una responsabilità condivisa tra chi sviluppa e chi adotta il sistema. A tal fine è stato sottolineato che le decisioni automatizzate che incidono sui diritti dei lavoratori non possono essere lasciate all’algoritmo. Serve una supervisione umana effettiva, come previsto dall’Artificial Intelligence Act e per questo è proposta la creazione di comitati etici aziendali con funzioni di supervisione e controllo anche mediante audit standardizzato integrato nei sistemi di compliance già esistenti.
– Rispetto al tema della sicurezza e tutela dei diritti, gli utenti esprimono l’opportunità di inserire lo stress da automazione nella valutazione dei rischi e redazione del DVR; l’ obbligo di “ human in the loop ” per decisioni ad alto impatto come assunzioni e licenziamenti; il pieno coinvolgimento delle rappresentanze sindacali nei processi di adozione.
– Il tema formazione e sviluppo delle competenze è stato ritenuto un elemento cruciale dai partecipanti alla consultazione. Tra le proposte, formazione obbligatoria e continua, ampio supporto all’uso di voucher, fondi interprofessionali e Fondo Nuove Competenze con l’istituzione di un albo nazionale di esperti IA & lavoro per supportare imprese e PA nella progettazione formativa.

Per ciò che riguarda i fabbisogni riscontrati in materia di protezione dei dati personali e privacy, dal report emerge quanto segue:

– Privacy by design: Le Linee Guida dovrebbero includere esempi pratici di anonimizzazione, pseudonimizzazione e minimizzazione dei dati.
– Critica al consenso: Il consenso alla privacy non è considerato una base giuridica valida nel contesto lavorativo, a causa dello squilibrio tra datore e dipendente.
– Limitazioni al tracciamento: Evitare il tracciamento biometrico o comportamentale non necessario.
Forte preoccupazione emerge a proposito dell’uso invasivo dell’IA nel monitoraggio dei lavoratori. Di seguito le proposte avanzate che sono state inserite nel report del Ministero:
– Vietare tecnologie come riconoscimento emotivo, eye-tracking, sentiment analysis.
– Applicare i principi di necessità, proporzionalità e minimizzazione come prescritto dal GDPR.
– Garantire trasparenza su quali dati vengono raccolti, perché e per quanto tempo
– Introdurre audit periodici e comitati etici interni.

Secpndo il rapporto, ogni sistema IA dovrebbe essere sottoposto a livelli di audit: tecnico (accuratezza e robustezza), etico (bias e trasparenza) e giuridico (conformità a GDPR, AI Act e CCNL), utilizzando auspicabilmente un modello di audit standardizzato, integrabile nei sistemi di compliance esistenti (es. Modello 231, ISO 30415).

Inoltre, l’IA deve sempre salvaguardare la tutela dei diritti fondamentali dei lavoratori, e perciò non deve compromettere dignità, autonomia e benessere. Le proposte che sono state fatte a tal proposito riguardano il diritto a non essere soggetti a decisioni automatizzate non spiegabili, canali di whistleblowing algoritmico, e il diritto alla disconnessione e a confini chiari tra vita privata e lavoro.

A seguito della conclusione della prima consultazione pubblica, il Dipartimento per le Politiche del Lavoro, Previdenziali, Assicurative e per la Salute e la Sicurezza nei luoghi di lavoro del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha adesso intrapreso un’attività di analisi delle risposte pervenute. Successivamente, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali predisporrà un ulteriore documento al fine di approfondire i principali temi e le osservazioni emerse dai contributi ricevuti, delineare una strategia evolutiva, definendo chiaramente gli obiettivi necessari per rendere le Linee Guida uno strumento operativo efficace con l’obiettivo di supportare imprese e lavoratori nel processo di transizione digitale legato all’intelligenza artificiale, e delineare un piano di azioni che il Ministero intende attuare per concretizzare la strategia proposta comprensivo di un’indicazione dei tavoli di lavoro che saranno attivati con stakeholder nazionali e internazionali quali ad esempio imprese, parti sociali e associazioni di categoria, etc.

Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali